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WALL OF PALEMHOR

Oggi scriverò dei Wall of Palemhor, un gruppo formatosi a Parma molti anni fa.

E’ un gruppo che ha attirato sin da subito la mia attenzione, proprio per il genere composto e suonato, ma partiamo dalle origini.

E’ il 2015 quando due membri ( chitarrista e batterista) iniziano a ricercare le giuste sonorità black e melodic death metal da cui trarre ispirazione, lasciandosi influenzare da atmosfere prettamente anni '90/2000. Vogliono un suono violento e diretto, quasi brutale ma riusciranno pian piano ad arrivarci, grazie alla perseveranza e alla collaborazione di altri membri.

Dalle prime registrazioni unplugged nasce l' EP "OBSCURA", un lavoro a quattro mani.

Personalmente, ho avuto il piacere di poter ascoltare parte dell’ep Obscura che è prettamente ciò che prediligo, a livello di genere e sonorità, è un qualcosa che mi affascina e, allo stesso tempo, mi mette, una carica assurda.

Il genere prettamente death metal fa emergere l’armonia tra gli strumenti e la loro frenesia. La voce in armonia con tutto il resto, rende perfetto, a mio parere, il progetto. La traccia che ho preferito in modo assoluto è stata Bloody Pages, la più ricca Painbringer.

Mesi dopo le registrazioni, il duo si riunisce, ed aggiunge un nuovo componente al progetto, un altro chitarrista, che contribuisce alla realizzazione di altri brani. Il lavoro viene definito, un anno dopo, con l’inserimento di altri due componenti fondamentali per la realizzazione del progetto: cantante e bassista. L’anno 2018 segna un cambiamento fondamentale nella band, e ciò prevede il cambio del bassista, figura comunque molto importante. Ciò comporta, ancora una volta un cambiamento all’interno del gruppo, anche a livello di sonorità. Nel luglio 2018 i Wall of Palemhor registrano “Worms inside”.

Worm inside, ha ancora delle influenze melodic death metal, ma emerge una netta distinzione e differenza rispetto ai brani precedenti: è molto più cruda e al tempo stesso moderna, è un mix che non riuscivo a comprendere prima di questo ascolto accurato. Riesce ad essere violenta e brutale ma in modo diverso, anche se in modo diretto, come in precedenza. La parte melodica si fonde alla perfezione e smorza per un attimo quella violenza cantanta poco prima, per riprendere poco dopo, e ciò riesce a suscitare un profondo stato di inquietudine, che a me, piace tantissimo. Direi che merita tantissimo. Inoltre un’altra qualità che ho potuto constatare è la loro performance durante i live.

Il gruppo è compatto e deciso nell’esecuzione dei propri brani. Purtroppo non ho avuto modo di poterli vedere live, perché lontani, ma guardando qualche video posso assicurarvi che meritano tantissimo, per cui se siete della zona, seguite il loro profilo:

Rimanete aggiornati per le prossime date live.

Non perdeteli di vista, mi raccomando!


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