ALCEST.
- Nora
- 1 giu 2019
- Tempo di lettura: 3 min
D'où je viens le temps n'existe pas,
les secondes deviennent des heures,
les années de courts instants sitôt envolés
et nos mots trompeurs sont remplacés
par la musique et les couleurs,
qui flottent commes des parfums dans l'air ambré.”
https://www.youtube.com/watch?v=4PmCb9OiFYQ
“Da dove vengo, non esiste una cosa come il tempo,
i secondi diventano ore,
gli anni, degli istanti presto svaniti
e le nostre ingannevoli parole sono sostituite
da musica e colori,
che fluttuano come profumo nell'aria ambrata.”
Questa è la seconda traccia del primo album prodotto in studio nel 2007 da Neige, leader degli Alcest. Lui fondò gli Alcest nel 1999 con altri due colleghi di un'altra magnifica band, i Peste Noire: Aegnor e Argoth. Con loro pubblicò, infatti, una demo prettamente black metal “Tristesse Hinvernale”, composta da quattro brani in cui emerge la bellezza del black metal con la seconda traccia: "La Forêt de Cristal", poesia black metal unica e rara, una perla. Poco dopo, però, come le più belle favole anche questa terminò con la rottura e Neige rimase da solo. Nel 2005 pubblicò “Le secret”, un EP definito da molti come un black metal dai toni freddi e malinconici. Si nota un certo discostamento da questo genere ed invece, si nota un certo orientamento verso lo shoegaze. Lo shoegaze è un sottogenere dell' alternative rock, molto leggero, dove sono presenti degli effetti sonori diversi come le distorsioni, i riff di chitarra monocorda e le parti vocali sono molto più melodiche. In effetti, l'intento di Neige era proprio quello di cantare poesie di un mondo incantato, di un mondo fatato che sentiva suo, non appena chiudeva gli occhi e riusciva a sognare. Personalmente, credo sia riuscito nel suo intento, perchè dal primo istante in cui ho ascoltato gli Alcest, ho avuto la sensazione di vagare in qualche altra dimensione. Nel 2007 pubblica il suo capolavoro per eccellenza, “Souvenirs d'un autre monde”. I testi sono pura poesia, gli strumenti si uniscono alla perfezione e la sua voce soave rende il tutto una sorta di perfezione in un mondo completamente dilaniato e imperfetto. Per produrre questo album capolavoro ha impiegato circa sette anni, quindi ha svolto un lavoro eccellente concedendosi un lungo periodo di tempo per far venire fuori un lavoro meraviglioso. Inoltre, nel 2010, con la nuova formazione, oramai stabile, hanno dato vita ad un nuovo album, altrettanto spettacolare “Écailles de Lune”, nel 2012 pubblicano “Les Voyages de l'âme”, nel 2014 “Shelter” e nel 2016 “Kodama”. Oltre a questi cinque meravigliosi ed epici album prodotti in studio e all'ep “Le secret”, hanno pubblicato due split, uno nel 2007 e uno nel 2009, quindi direi che la loro carriera è molto più ricca di quanto si possa immaginare. Hanno tanti punti di forza, nonostante Neige si sia discostato dal black metal, è riuscito a sperimentare, creare e comporre, altri sottogeneri come il sopracitato shoegaze e il drum pop, i cui gruppi portanti, tanto per citarne qualcuno, sono: Cocteau Twins oppure i The Chameleons. Infine, gli Alcest hanno condiviso il palco con altri gruppi simili a loro, come i fantastici Agalloch, di cui vi parlerò molto presto, gli Anathema, i Katatonia e tanti altri. Personalmente, attendo di ascoltare qualche nuovo album in grado di riuscire a ricomporre i pezzi della mia anima, perchè è la musica che cura le ferite, che ci solleva e che riesce a trascinarci in un altro mondo, nel mio caso in un mondo onirico dove i sogni si fondono con la realtà che viene totalmente distrutta e frammentata.

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